Sting: a Roma standing ovation di 15 minuti...
E la star britannica parla di Berlusconi: cantavo su navi da crociera come lui.
Standing ovation di 15 minuti per Sting ieri sera all'Auditorium di Roma, per la
terza e ultima tappa italiana del Synphonicity Tour. E la star britannica, che
da 15 anni vive nel Chianti fiorentino, tra un successo e l'altro fa anche un
riferimento al premier Silvio Berlusconi. Presentando un brano che ha dedicato
al padre, 'Why Should I Cry For?', ricorda i suoi trascorsi come cantante di
crociera, ''come Berlusconi'', dice in perfetto italiano, tra gli applausi della
Sala Santa Cecilia, gremita fino all'inverosimile. Ma non è passato inosservato
neanche un appunto, giunto nella seconda parte del concerto sold out. Sting,
accompagnato dalla Royal Philarmonic Concert Orchestra diretta da un
incontenibile Stefano Mercurio, inanella una lunga serie di brani della sua
trentennale carriera. A un tratto spiega, sempre in italiano: ''Questa canzone
parla di un uomo anziano e di una donna più giovane: tragico'', ha detto prima
di intonare 'All Would Envy'. Due ore e mezzo di musica per l'artista da 100
milioni di dischi venduti, in una serata partita con 'Faith' e chiusa con
'Message in a Bottle'. In mezzo 'King of Pain', 'Mad About You', 'Every Breath
You Take', 'Fields of Gold', 'Whenever I Say Your Name'. Ma anche 'Next To You',
Russians', 'Englishman in New York' e 'Roxanne', che esegue imbracciando la
chitarra classica e tuffandosi in un mare di rosso che piomba sul palco.
''Grazie, ciao Roma'', dice aprendo lo show, puntellato da divertenti e
suggestive movenze coreografiche degli orchestrali, che partecipano attivamente
alla performance. Invita il pubblico, composto in maggioranza da cinquantenni
(ma molti giovani cercano alla fine di toccarlo e abbracciarlo), a cantare e a
battere le mani durante la maratona sinfonica di un musicista colto, raffinato,
ma terribilmente popolare.
© Ansa